Incanto all’interno e all’esterno del Santuario delle Grazie. Un pomeriggio quasi estivo ci accoglie con lo splendore del mare e del cielo. Ci introducono le parole gentili del vicepresidente e della segretaria che, a nome della presidente, fanno “gli onori di casa”.
Poi, i nostri maestri vengono ascoltati con piacere. Gianluca Lizza introduce la storia del Santuario, centro di spiritualità e di ringraziamento per marinai e naviganti. In particolare, ci narra la storia avvincente della statua della Madonna che proviene dalle Fiandre.
All’interno Roberto Altman spiega la tecnica dell’affresco;ci fa intuire quanta abilità si nasconda nella tranquillità dei volti, nel panneggio, nelle mani che dialogano tra loro, esprimendo i sentimenti e le emozioni delle persone rappresentate.
Gianluca Lizza si sofferma su ogni riquadro, fa notare i dettagli della storia biblica di Maria, Giuseppe e Gesù; con la sua passione creativa ci porta nel Cenacolo, a lato dell’altare, alle mani che tessono un dialogo tra gli apostoli; quindi all’abbraccio di Maria ed Elisabetta, uno degli affreschi meglio conservati. Al cestino che Zaccaria o un altro personaggio porta con sé. Vi si intravvedono due uccellini, simbolo di vita nascente, forse simbolo dei due nascituri?
Avvolti e coinvolti da una grande ricchezza di osservazioni, restiamo in silenzio, ammirati dalla bellezza e dalla profondità che l’Arte propone.
Una partecipante alla visita