MOSTRA “MOGANO EBANO ORO”

A Genova, nel Teatro del Falcone di Palazzo Reale, sono esposti oltre 200 oggetti d’arredo, suddivisi in sezioni sulla base della tipologia: mobili, dipinti, disegni, porcellane, maioliche e tanto altro …. che ci riportano agli splendori degli interni della Genova ottocentesca.                                                               

Nel percorso non può sfuggire il ruolo fondamentale giocato da Henry Thomas Peters (Windsor, 1792 – Genova 1852), “l’ebanista del re” ricordato non solo come progettista e realizzatore di mobili, ma anche come fondatore di un importante laboratorio di intagliatori ed intarsiatori provenienti dall’Accademia delle Belle Arti  accumunati da un grande interesse anche per il marmo.     Il viaggio continua e nelle sale si può rivivere l’atmosfera della Genova risorgimentale: una serie di oggetti davvero straordinari per qualità e varietà (arredi intarsiati, sculture, dipinti, gessi , disegni …) illustrano episodi e personaggi celebri di quella gloriosa epopea(Garibaldi, Mazzini e non solo…).                                                                                                Nella mostra c’è anche  un richiamo all’ebanisteria dedicata agli edifici di culto con la presenza di un ospite d’onore:  il magnifico coro della Cattedrale di San Lorenzo progettato da Santo Varni, uno dei più prolifici scultori genovesi del XIX secolo.                                                                                                                              

Da ultimo, solo per la collocazione, non certo per l’importanza una visione più allargata della storia del mobile consente al visitatore di soffermarsi sulla produzione di sedie leggere di Chiavari, a partire da quelle di Giuseppe Gaetano De Scalzi meglio conosciuto come il “Campanino”, che hanno lasciato il segno nelle corti di tutta Europa, sino alle tarsie istoriate eseguite da valenti artigiani a Savona; due fenomeni  che hanno caratterizzato l’artigianato delle due Riviere e da considerarsi tra i più rilevanti nella storia del mobile in Italia.

Ed infine lo stile Liberty, dalla sua nascita alla sua diffusione  in tutte le diverse accezioni che, attraverso l’estro inesauribile di Issel, alla fine del secolo, ha trasformato Genova in una città moderna, aperta al confronto internazionale.

La mostra è organizzata in collaborazione con la Sopraintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia, Savona e il Comune di Genova.

Data:  venerdì 23 ottobre 2020

Punto di ritrovo: ore 15,30 Stazione di Piazza Principe

Ingresso: euro 6,00=

Obbligatoria la prenotazione

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