Sabato 4 Gennaio 2020 ore 10
Su iniziativa dei CORSI DI CULTURA di Chiavari visita guidata al
Museo Scientifico “Sanguineti-Leonardini” di Chiavari
Con la guida della Prof.ssa Elvira Landò
Museo Scientifico “Sanguineti-Leonardini” di Chiavari | |
Categoria | Musei civici e diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Liguria |
Regione | Liguria |
Provincia | Genova |
Comune | Chiavari |
Diocesi | Diocesi di Chiavari |
Indirizzo | Piazza Nostra Signora dell’Orto, 8 16043 Chiavari (GE) |
Telefono | +39 0185 325250 |
Fax | +39 0185 365273 |
Posta elettronica | info@museodellascienza.it |
Proprietà | Comune e Diocesi di Chiavari |
Tipologia | scientifico, tecnico-scientifico |
Contenuti | strumenti tecnico-scientifici, |
Servizi | accoglienza al pubblico, archivio storico, didattica, visite guidate |
Sede Museo | Seminario diocesano |
Data di fondazione | 7 luglio2001 |
Il Museo Scientifico “Sanguineti-Leonardini” di Chiavari (Genova), allestito nel Seminario Diocesano, inaugurato il 7 luglio2001 con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza discipline scientifiche e tecniche, in particolare della sismologia e della meteorologia.
Indice
Storia
Il Museo, aperto nel 2001 a seguito di una convenzione tra la Diocesi ed il Comune di Chiavari, raccoglie l’eredità del Gabinetto di Fisica, istituito nel 1828 dal padre Giovanni Maria Pittaluga.
Nel 1884 si aggiunse l’Osservatorio meteo-sismico per iniziativa del sacerdote Andrea Bianchi con la collaborazione di padre Francesco Denza, fondatore della Società Meteorologica Italiana e della Rete Meteorologica Nazionale.
L’attuale intitolazione ricorda due sacerdoti che a lungo hanno prestato il loro insegnamento ed effettuato rilevazioni scientifiche nell’Osservatorio:dal 1921 al 1958 fu diretto dal Prof. Don Giovanni Sanguineti e poi fino al 1991 dal Prof. Don Gaetano Leonardini.L’importanza dell’Osservatorio, fra i più moderni e attrezzati d’Italia, superò presto quella del gabinetto di fisica connotandosi, fra l’altro, per l’attività di stazione per il monitoraggio dell’atmosfera per l’assistenza al volo, svolta fino alla costruzione del primo aeroporto di Genova. L’Osservatorio di Chiavari, inoltre, ha sempre fornito i dati meteo a radio, televisioni e quotidiani locali, al Ministero dei Lavori Pubblici, al Ministero dell’Agricoltura e Foreste, all’Ufficio Idrografico del Genio Civile di Genova. Il Museo si articola in tre sezioni: Gabinetto di fisica che conserva circa 300 apparecchi datati dalla fine del XVIII secolo ai primi anni dell’Ottocento; Sismologia, con tre sismografi d’epoca funzionanti; Meteorologia classica (con antichi apparecchi di rilevazione) e moderna, con vetrina interattiva e laboratorio che simula un ufficio meteo collegato ad una stazione di acquisizione dati realmente funzionante.
Percorso espositivo e opere
L’itinerario museale si articola in quattro sale espositive.
Sala I – Gabinetto di Fisica
Nella sala è conservata in armadi originali la gran parte dell’antica strumentazione in dotazione al Gabinetto, risalente al XIX secolo, con alcuni esemplari realizzati nel XVIII secolo. Di rilievo:
- Sfera armillare rappresentante il Globo celeste (fine XVIII secolo): questo è uno strumento astronomico che mostra le costellazioni dei due emisferi su una superficie sferica.
- Macchina pneumatica a doppio effetto (seconda metà del XIX secolo): questa è una strumento a stantuffo idoneo a produrre il vuoto entro una campana di vetro, che viene detto “a doppio effetto”, perché il vuoto si effettua tanto nel salire che nello scendere dello stantuffo.
Sala II – Osservatorio Meteorologico
Nella sala è ricostruito con la strumentazione antica l’Osservatorio Meteorologico, originariamente situato sulla torretta del Seminario.
Inoltre, nella sala è stata realizzata:
- Capanna meteorologica, nella quale, il visitatore può effettuare misure pluviometriche, osservare il funzionamento di un anemometro registratore e di un solarimetro.
Sala III – Osservatorio Sismologico
Nella sala è stato rimesso in funzione l’osservatorio sismologico, a seguito di un complesso intervento di ristrutturazione edilizia, sostenuto dalla Diocesi di Chiavari, che ha comportato anche il restauro e la rimessa in funzione dei sismografi e delle apparecchiature accessorie. Di rilievo:
- tromometro normale Bertelli;
- cronografi registratori;
- avvisatori sismici, strumenti per la rilevazione delle correnti elettriche telluriche.
Sala IV – Laboratorio interattivo di meteorologia
La sala permette al visitatore di verificare il funzionamento dei moderni sensori automatici per la misura delle grandezze fisico-atmosferiche e, tramite computer, può visualizzare in tempo reale l’evoluzione della situazione meteorologica.
Bibliografia | |
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Su iniziativa dei CORSI DI CULTURA di Chiavari oggi sabato 04 Gennaio 2020 alle ore 10 si è svolta una visita al MUSEO sotto la guida della Prof.ssa Elvira Landò I dati tecnici e le informazioni riportate sopra le potete trovare agevolmente in internet, quello che non potete trovare tra date, cifre, nomi e fotografie di apparecchiature è la fonte del profondo coinvolgimento emotivo ed intellettuale che la visita ha suscitato nel gruppo numeroso e attentissimo dei visitatori. La Prof.ssa Landò con la consueta appassionata e colta eloquenza ci ha introdotti nel clima di una Chiavari che a cavallo della fine del Settecento fino a metà dell’Ottocento è stata città illuminata e faro per la cultura scientifica e lo sviluppo sociale ed economico del Comprensorio. Uomini della borghesia colta e uomini di chiesa si sono trovati a cooperare con larghezza di vedute superando la contrapposizione tra laicismo illuminista con connotazioni anticlericali e la dottrinae catechesi della Chiesa ancorata suposizioni conservatrici, accomunati da sensibilità verso la comunità che esprimeva nuove ed insopprimibili esigenze di cambiamento e di progresso. Questa sinergia in cui si distinsero sia laici ( con la Società Economica che diede vita a molti enti con finalità culturali e socio assistenziali) che sacerdoti (soprattutto provenienti dalla Congregazione dei Padri Scolopi) fece di Chiavari una città all’avanguardia. Il Gabinetto di Fisica, l’Osservatorio Meteorologico e quello Sismologico sono una delle espressioni concrete di questo fervore che ha attraversato la nostra città dall’Ottocento fin quasi alla fine del Novecento. La conservazione museale di strumenti rari e in perfetto stato non è per fortuna solo testimonianza preziosa di un passato glorioso perché continua a vivere attraverso coloro che mettono a disposizione degli studenti una didattica sul campo. La illustrazione e dimostrazione pratica di strumenti efficienti ma ormai obsoleti non è inutile. Quelli che li hanno sostituiti, molto più sofisticati,per naturale evoluzione del sapere scientifico, senza i loro “rudimentali” progenitori e le menti sapienti che li hanno ideati NON esisterebbero. Il Museo quindi vive davvero. Un progetto in atto darà a breve, estrapolando i dati da quanto puntigliosamente annotato su registri per decenni, un quadro riassuntivo della situazione climatologica di un periodo storico di circa 150 anni di cui pare non esista documentazione scientifica alcuna. Questo progetto è un seme che spero dia presto i suoi frutti. Di sicuro la visita di oggi attraverso l’appassionata, lucida e colta esposizione della nostra guida ha toccato la mente e il cuore di molti di noi e, sicuramente, ci ha regalato uno stimolo a guardare al futuro con spirito rinnovato e positivo. Francesco Brunetti
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